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  • 17 maggio

    BONUS SICUREZZA 2021, COS'È E COME FUNZIONA

    Tra le misure in vigore per tutto il 2021 torna anche questo incentivo per la detrazione fino al 50% delle spese sostenute per l'installazione di sistemi di videosorveglianza e di allarmi antifurto

    La Legge di Bilancio 2021 ha confermato un ampio pacchetto di Bonus Casa: tra le misure in vigore per tutto l’anno torna anche il Bonus Sicurezza 2021 (chiamato anche Bonus Antifurto, detrazione per la videosorveglianza, detrazione allarme antifurto). Questo particolare incentivo permette di ottenere una detrazione fiscale fino al 50% per le spese sostenute per la messa in sicurezza della propria abitazione.

     

    Per poter beneficiare di questo bonus sicurezza, però, occorre soddisfare una serie di condizioni, oltre a rispettare il tetto massimo di spese consentite. Non occorre, a differenza di altri bonus per la casa (come il bonus mobili ed elettrodomestici) aver effettuato in parallelo interventi di ristrutturazione.

     

    CHE COS'È?

     

    Il Bonus Sicurezza 2021 è una delle misure inserite nel pacchetto bonus casa e confermate dalla Legge di Bilancio. L’agevolazione permette di ottenere una detrazione fiscale fino al 50% per gli interventi di messa in sicurezza della propria abitazione. Tra le spese che rientrano nel bonus vi sono quelle effettuate per l’acquisto, l’installazione e il montaggio di sistemi antifurto, videosorveglianza professionale a circuito chiuso (TVCC), videocitofonia e controllo degli accessi, ma anche dispositivi per la protezione da allagamenti, fughe di gas, e incendi.

     

    Inoltre comprende anche l’acquisto e l’installazione di rilevatori di apertura dei serramenti, vetri antisfondamento, sostituzione di serrature, tapparelle motorizzate. E ancora: cancelli, recinzioni, saracinesche, porte blindate, garage.

     

    COME FUNZIONA QUESTA DETRAZIONE FISCALE?

     

    La norma, appunto, spiega come il bonus sicurezza dia diritto a un’agevolazione che permette di recuperare il 50% delle spese effettuate nella dichiarazione dei redditi per “l’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi”. Per “atti illeciti” si intendono furti, aggressioni, sequestri di persona, o qualsiasi altro illecito che comporti una lesione dei diritti giuridicamente protetti.

    Autore: Scriba Press
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